RILASSAMENTO ANTI-STRESS
Descrizione
RILASSAMENTO
Spesso lo stress e le tensioni vengono accumulate quotidianamente e finiscono con l’esplodere nei momenti meno opportuni, compromettendo il risultato di esami, colloqui di lavoro, di vendita ed altro. Queste “esplosioni”, che nella pratica si traducono in mani sudate, agitazione, ansia, balbuzie, amnesie, ecc, si possono evitare facendo uso di una buona tecnica di rilassamento.
Alla base di ogni tecnica di rilassamento vi sono alcuni concetti fisiologici che ci aiutano a comprendere i magnifici benefici che il rilassamento ci può dare.
Lo stato “Alfa”
Il cervello, durante la sua attività produce una specie di elettricità di natura biologica. Questa attività elettrica può essere misurata da particolari strumenti che la codificano come onde o come frequenze. Esse non sono solo una produzione fisica dell’organismo ma piuttosto influenzano e sono influenzate dalle condizioni fisiche, psichiche ed emotive dell’individuo.
Normalmente sono quattro gli stati cerebrali che vengono studiati, e corrispondono a condizioni nelle quali il cervello si muove durante la veglia, l’azione il riposo ed il sonno. Questi quattro tipi di onde sono chiamate onde Beta, Alpha, Theta e Delta.
Vediamone insieme le diverse caratteristiche:
Onde Beta: in questo livello si è nello stato di veglia, di attività e entro certi limiti di tensione (ansia moderata, preoccupazione, eccitazione). Il cervello emette onde alla frequenza che va dai 14 ai 30 hertz (cicli per secondo)
Onde Alfa: in questo fase possiamo dire di essere ancora nello stato di veglia ma sarebbe più esatto dire di dormiveglia. E’ lo stato normalmente associato a sensazioni di benessere ed è anche lo stato di pre-sonnolenza, tuttavia la coscienza rimane vigile, lucida e attenta. Lo stato alfa è lo stato in cui si manifestano le capacità di autoguarigione, i fenomeni extrasensoriali, le capacità di regolazione interna. Allenare il cervello a sostenere questo stato psicofisiologico porta ad un sicuro miglioramento della creatività, della memoria, dell’attenzione e delle capacità di apprendimento. Il cervello in stato alfa emette onde ad una frequenza che va dai 7 ai 13 cicli al secondo.
Onde Theta: in questo stato il cervello scivola rapidamente ad uno stato di rilassamento ancora più profondo, in cui però non è più possibile esercitare un controllo da parte della coscienza come invece avviene nello stato alfa e pur essendo uno stato piacevole non è controllabile. Il cervello in questo stato emette onde ad una frequenza che va dai 4 ai 7 cicli per secondo.
Onde Delta: il ritmo cerebrale in stato delta è dai 0,5 ai 3,5 cicli per secondo, ed così lento che la coscienza scende verso il sonno profondo. Molti psicologi affermano che, in questo stato, l’inconscio raccoglie i frutti delle induzioni date durante lo stato alfa. Si dice che i maestri di tecniche di respirazione orientale possano permanere e fuoriuscire a loro piacimento da questo stato.
Lo stato che è più importante al nostro scopo è lo stato alfa, infatti lo stato beta, che ben conosciamo ci mantiene in una fase di costante tensione nella quale non è possibile calmare e controllare la mente come invece possiamo fare nello stato alfa in cui le difese dell’io razionale sono meno attive. Lo stato alfa ci permette pertanto una modificazione, o meglio una programmazione, che risulterebbe impossibile nello stato beta.
Onde cerebrali
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Caratteristichementali |
Caratteristiche fisiche
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Grafico |
BETA Da 14 a 30 cicli al secondo
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Il pensiero è di tipo logico razionale |
Stato di veglia Stato di tensione Sensi attenti
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ALPHADa 8 a 13 cicli al secondo
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Il pensiero è di tipo intuitivo e creativo |
Stato di pre-sonno Stato di concentrazione e meditazione Sensi parzialmente sopiti Stato di rilassamento
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THETADa 4 a 7 cicli al secondo
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Attivita cerebrale lenta
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Sonno Sensi sopiti Insensibilità al dolore Assenza di coscienza |
Il cervello umano ha una struttura fisiologica complessa e, proprio per questa complessità può essere considerato e suddiviso utilizzando diversi criteri. Ad esempio l’attività psichica di ogni individuo ovvero la massa di processi mentali e psicologici che attiva e da cui è guidato può essere suddivisa idealmente in due livelli: il livello conscio ed il livello inconscio.
Al piano conscio appartiene tutto ciò di cui si ha coscienza, consapevolezza. All’inconscio è annesso tutto ciò che si crede di non sapere e tutto quello che è stato rimosso, sia nel tentativo di evitare sensazioni dolorose sia in quello di giustificare certi meccanismi. Ma non bisogna credere che l’inconscio sia solo il contenitore degli avvenimenti traumatici e dolorosi della vita. Esso è costituito anche di enormi ricchezze e potenzialità. I cinque sensi ad esempio ricevono in ogni momento una grande quantità di dati che la mente conscia non può contenere e ricevere, cosa che invece avviene nella mente inconscia che classifica e conserva tutte le esperienze e le informazioni che passano attraverso i sensi. Ma le esperienze, le informazioni e le idee contenute nella mente determinano la percezione della realtà ed il comportamento, sia quelle contenute nella mente conscia che quelle contenute nella mente inconscia. Spesso accade che la mente inconscia possa prendere il controllo a completa insaputa della mente conscia e tutto avviene mediante meccanismi automatici. Ad esempio l’abitudine ad un eccessivo autocontrollo, instillata sin dalla prima infanzia, condiziona individui a reprimere con grande efficienza, saturando l’inconscio, non solo di cose realmente più o meno dolorose, ma anche di informazioni che sarebbero più utili sul piano conscio.
Il rilassamento e la conseguente facilitazione di frequenze alfa produce anche l’effetto di un maggiore contatto con i piani di pensiero che in condizioni ordinarie sono considerati inconsci. In particolari condizioni possono emergere con facilità le informazioni registrate nell’inconscio che possono essere utili sul piano conscio, naturalmente questo non avviene per le informazioni che hanno una valenza emotiva dolorosa per le quali invece il riaffiorare a livello conscio è invece più difficile e possibile solo in contesti terapeutici. La memoria lavora inoltre nelle sue tre fasi di assimilazione, ritenzione e riproduzione più efficacemente se l’attività mentale è di tipo alfa. Il potenziale mnemonico che il cervello possiede è enorme, pensate che soltanto il numero di cellule che lo compone è di 10 miliardi ed il numero di connessioni neuronali è stato stimato attorno alla cifra del n. 10 seguito da ottocento zeri, ed inoltre in ogni connessione neuronale possono essere registrate non una ma migliaia di informazioni. L’attività alfa permette di accedere maggiormente a questo enorme potenziale riducendo anche le tensioni fisiche e scaricando le tensioni psichiche.
Principali effetti delle frequenze alfa
A livello fisico:
il tono muscolare si abbassa, le tensioni superflue si allentano e si sciolgono. La circolazione sanguigna migliora, migliorando la vasodilatazione e la pressione sanguigna. Le funzioni cardiache, intestinali, renali, ghiandolari e respiratorie si stabilizzano.
A livello biochimico:
tutte le reazioni biologiche sono migliorate e facilitate.
A livello psichico:
le condizioni di benessere fisico si riflettono anche a livello emotivo riflettendo sensazioni di calma, di tranquillità e lucidità mentale.
Risulterà quindi evidente che lo stato Alfa produce in noi uno stato psicofisiologico estremamente utile allo sviluppo delle capacità mnemoniche e creative.
Durante il corso MEMO APPRENDIMENTO apprenderai una tecnica di rilassamento “alfagenica” che si sviluppa secondo alcune fasi
La prima fase si sviluppa tramite la presa di coscienza dello stato dei muscoli e della mente; sarà cioè possibile rilassare tutto il corpo lasciando scivolare il pensiero, l’attenzione, sulle sue diverse parti, dando l’indicazione, o più semplicemente immaginando, che esse si distendano.
Per rilassarsi è ovvio che non occorre sforzarsi, anzi, se ciò accade, l’effetto raggiunto sarà opposto. E’ molto più saggio lasciar andare il corpo “ascoltando” le varie sensazioni che questa distensione produce.