Tecniche di rilassamento per lo studio

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    Francesca.LFrancesca.L
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    Tecnica di Rilassamento per lo studio

    RILASSAMENTO

    Spesso lo stress e le tensioni vengono accumulate quotidianamente e finiscono con l’esplodere nei momenti meno opportuni, compromettendo il risultato di esami, colloqui di lavoro, di vendita ed altro. Queste “esplosioni”, che nella pratica si traducono in mani sudate, agitazione, ansia, balbuzie, amnesie, ecc, si possono evitare facendo uso di una buona tecnica di rilassamento.

    Alla base di ogni tecnica di rilassamento vi sono alcuni concetti fisiologici che ci aiutano a comprendere i magnifici benefici che il rilassamento ci può dare.

    Lo stato “Alfa”

    Il cervello, durante la sua attività produce una specie di elettricità di natura biologica. Questa attività elettrica può essere misurata da particolari strumenti che la codificano come onde o come frequenze. Esse non sono solo una produzione fisica dell’organismo ma piuttosto influenzano e sono influenzate dalle condizioni fisiche, psichiche ed emotive dell’individuo.

    Normalmente sono quattro gli stati cerebrali che vengono studiati, e corrispondono a condizioni nelle quali il cervello si muove durante la veglia, l’azione il riposo ed il sonno. Questi quattro tipi di onde sono chiamate onde Beta, Alpha, Theta e Delta.

    Vediamone insieme le diverse caratteristiche:

    Onde Beta: in questo livello si è nello stato di veglia, di attività e entro certi limiti di tensione (ansia moderata, preoccupazione, eccitazione). Il cervello emette onde alla frequenza che va dai 14 ai 30 hertz (cicli per secondo)

    Onde Alfa: in questo fase possiamo dire di essere ancora nello stato di veglia ma sarebbe più esatto dire di dormiveglia. E’ lo stato normalmente associato a sensazioni di benessere ed è anche lo stato di pre-sonnolenza, tuttavia la coscienza rimane vigile, lucida e attenta. Lo stato alfa è lo stato in cui si manifestano le capacità di autoguarigione, i fenomeni extrasensoriali, le capacità di regolazione interna. Allenare il cervello a sostenere questo stato psicofisiologico porta ad un sicuro miglioramento della creatività, della memoria, dell’attenzione e delle capacità di apprendimento. Il cervello in stato alfa emette onde ad una frequenza che va dai 7 ai 13 cicli al secondo.

    Onde Theta: in questo stato il cervello scivola rapidamente ad uno stato di rilassamento ancora più profondo, in cui però non è più possibile esercitare un controllo da parte della coscienza come invece avviene nello stato alfa e pur essendo uno stato piacevole non è controllabile. Il cervello in questo stato emette onde ad una frequenza che va dai 4 ai 7 cicli per secondo.

    Onde Delta: il ritmo cerebrale in stato delta è dai 0,5 ai 3,5 cicli per secondo, ed così lento che la coscienza scende verso il sonno profondo. Molti psicologi affermano che, in questo stato, l’inconscio raccoglie i frutti delle induzioni date durante lo stato alfa. Si dice che i maestri di tecniche di respirazione orientale possano permanere e fuoriuscire a loro piacimento da questo stato.

    Lo stato che è più importante al nostro scopo è lo stato alfa, infatti lo stato beta, che ben conosciamo ci mantiene in una fase di costante tensione nella quale non è possibile calmare e controllare la mente come invece possiamo fare nello stato alfa in cui le difese dell’io razionale sono meno attive. Lo stato alfa ci permette pertanto una modificazione, o meglio una programmazione, che risulterebbe impossibile nello stato beta.

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